Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima
Nel 2013, il Comune di Fossò, con l’adesione al Patto dei Sindaci avvenuta con Delibera del Consiglio Comunale N.41 del 16/06/2013, aveva formalmente iniziato il proprio concreto contributo al contrasto ai cambiamenti climatici.
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Dal PAES al PAESC
Nel 2013, il Comune di Fossò, con l’adesione al Patto dei Sindaci avvenuta con Delibera del Consiglio Comunale N.41 del 16/06/2013, aveva formalmente iniziato il proprio concreto contributo al contrasto ai cambiamenti climatici in accordo con gli indirizzi strategici allora fissati dall’UE per il 2020, che indicavano quali obiettivi la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, la riduzione del 20% dei consumi energetici e il contestuale aumento del 20% di quelli da fonti rinnovabili.
Come previsto dagli impegni a suo tempo sottoscritti con il Patto, il Comune di Fossò aveva predisposto nel 2014 un proprio Inventario di base delle emissioni (IBE) per quantificare, partendo dai consumi di energia, le principali fonti dirette e indirette di emissione di CO2 nel proprio territorio. Contestualmente si era dotato di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), strumento fatto proprio con Delibera del Consiglio Comunale N.56 del 30/09/2014, trasmesso ufficialmente all'Unione Europea in data 21 ottobre 2014.
Il PAES ha definito le strategie, gli obiettivi e le azioni di mitigazione che il Comune ha voluto intraprendere e concludere entro il 2020 per ridurre le emissioni di diossido di carbonio, principale gas serra, nel proprio territorio. Azioni che hanno richiesto il coinvolgimento diretto dell’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza, sensibilizzando e responsabilizzando tutti sul tema dell’efficienza energetica e dei cambiamenti climatici.
La lotta ai cambiamenti climatici è però solo all’inizio. A causa delle attività umane oggi la temperatura media del pianeta è arrivata a +1,0 °C rispetto al livello pre-industriale e a questo ritmo raggiungerà i +1,5 °C verso il 2040, implicando cambiamenti climatici irreversibili che avranno conseguenze impattanti sull’economia e la società, con effetti già visibili nelle aree più vulnerabili del mondo. Alla luce di questo quadro l’Unione Europea ha deciso di intensificare i propri sforzi contro i cambiamenti climatici e di sostenere il contenimento dell’aumento di temperatura a 1,5 °C, scelta che comporta minori impatti e l’obiettivo di “zero emissioni nette” entro il 2050, in linea con quanto indicato nel recente Rapporto Speciale sul Riscaldamento Globale di 1,5°C dell'IPCC approvato dai governi l’8 ottobre 2018. L’UE stabilisce però che, pur essendo “la mitigazione un provvedimento necessario e prioritario, allo stato attuale, l’adattamento è essenziale perché i cambiamenti climatici, inesorabilmente, non si potranno evitare a lungo”.
Oggi, l’Unione Europea permette alle amministrazioni e alle comunità locali di continuare la loro missione; l’ulteriore consolidarsi e concretizzarsi degli sforzi fatti in questi anni e lo sviluppo di nuove azioni anche dopo la scadenza del 2020. Il 15 ottobre 2015 la UE ha infatti istituito un nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia per il raggiungimento dei nuovi obiettivi posti dall’Unione per il 2030 secondo il nuovo quadro europeo per le politiche dell'energia e del clima. Con questo nuovo Patto, a cui il nostro Comune ha aderito, i firmatari condividono una visione a lungo termine e si impegnano a realizzare azioni di mitigazione e misure di adattamento ai cambiamenti climatici per il proprio territorio.
Il Comune di Fossò, cogliendo questa nuova sfida e opportunità, ha aderito al nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia il 27 luglio 2020 con Delibera del Consiglio Comunale n. 25, condividendone così la visione per un futuro sostenibile e gli impegni per realizzarlo.
Altro
Anche il quadro nazionale è cambiato in questi ultimi anni in tema di lotta ai cambiamenti climatici. Ci si è dotati di una Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNAC) - quale strumento che individua i principali impatti dei cambiamenti climatici per una serie di settori socio-economici e naturali, le strategie da adottare per affrontarli e propone azioni di adattamento – e di un Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC)2, che elabora e dettaglia impatti e azioni da implementare sul territorio. Piano destinato a coinvolgere tutti i soggetti, pubblici e privati, titolari di competenze nella pianificazione locale e settoriale.
In questo articolato contesto, i firmatari del nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia sono impegnati a condividere una visione a lungo termine al 2050, secondo una nuova strategia che prevede di accelerare la decarbonizzazione dei territori dei firmatari e di rafforzare la capacità di adattamento agli inevitabili effetti dei cambiamenti climatici in modo da accrescere la resilienza dei propri territori.
Adottando lo stesso modello di governance che ha contribuito al successo del “vecchio” Patto, sono due ora i percorsi sui quali impegnarsi: quello di mitigazione e quello di adattamento; da intraprendere con un approccio complementare, per ridurre i rischi dell'impatto del cambiamento climatico.
I firmatari del nuovo patto ampliano quindi le proprie ambizioni e i propri obiettivi futuri per:
- RIDURRE DI ALMENO IL 40% LE EMISSIONI DI GAS SERRA sul proprio territorio comunale entro il 2030, migliorando l’efficienza energetica e impiegando fonti di energia rinnovabili;
- ACCRESCERE LA RESILIENZA, adattando i propri territori agli effetti del cambiamento climatico.
Concretamente, questo comporta per ogni firmatario, entro due anni dalla data di adesione, di:
- Compilare un inventario di base delle emissioni (IBE) e un nuovo strumento chiamato “Valutazione dei rischi del cambiamento climatico e delle vulnerabilità” (VRV).
- Preparare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, chiamato PAESC (SECAP in inglese), esteso al 2030 e con azioni di mitigazione e di adattamento, che nel caso fosse già presente il PAES (come per il Comune di Fossò), sarà realizzato come naturale estensione del Piano di mitigazione “PAES”: tutte le informazioni fornite nei PAES (e dai monitoraggi) saranno quindi trasferite e integrate nel PAESC.
- Successivamente, almeno ogni due anni, sarà preparata una relazione di avanzamento per monitorare e verificare i risultati raggiunti e aggiornare o ricalibrare le azioni previste o intraprese dal PAESC.
Questi impegni a lungo termine richiedono la capacità di prevedere le mosse giuste da fare da qui ai prossimi dieci anni nel nostro territorio, su temi complessi come mobilità, energia, edilizia, fonti energetiche, resilienza.
Una sfida impegnativa, che abbiamo accolto, che richiede la comprensione delle dinamiche in gioco, competenze sui temi trattati, responsabilità per le generazioni future, il coinvolgimento dei cittadini, una forte inventiva e sensibilità.