Cambiamenti climatici e città
Da uno studio di Legambiente presentato alla Prima conferenza internazionale sul tema dell’adattamento climatico in ambito urbano promossa da Legambiente e Università Iuav di Venezia nel maggio 2013, le città sono sempre più calde.
La temperatura rilevata nei centri urbani risulta sempre più elevata di quella rilevata in aree meno urbanizzate (gli aeroporti cittadini nello specifico) con differenze fino a 3 gradi dovuti all'effetto isola di calore, ossia all'aumento della temperatura dovuto all'asfalto e al cemento che catturano le radiazioni solari, le precipitazioni piovose risultano maggiormente concentrate e intense del passato con periodi siccitosi di maggiore durata.
I dati evidenziano come in Italia stia aumentando la frequenza di fenomeni estremi violenti come trombe d’aria e alluvioni che sempre più spesso fanno registrare danni ingentissimi e vittime perché aggravati da decisioni scellerate di trasformazione del territorio e degli ecosistemi (fiumi intubati, aree urbane completamente impermeabilizzate, edifici realizzati in aree a rischio idrogeologico, inadeguatezza della rete di convogliamento delle acque piovane ecc.).
La risposta chiama quindi in causa i governi locali e le politiche; l'Unione Europea ha infatti definito una strategia per l'adattamento ai cambiamenti climatici che tutti i Paesi sono chiamati a seguire e in molte città europee e degli Stati Uniti sono stati definiti nuovi strumenti di pianificazione e intervento che hanno al centro il tema dell'adattamento ai cambiamenti climatici. Capire i rischi e gli impatti legati ai cambiamenti climatici nel territorio, con specifica attenzione alle urbane, è dunque oggi una priorità.
E' interessante notare come le indagini svolte da Legambiente abbiano messo in evidenza la vulnerabilità delle città italiane rispetto ad eventi estremi di pioggia avvenuti negli ultimi anni,agli aumenti di temperature con picchi di calore molto alti nelle ore diurne, e il disagio termico che ne consegue per la nostra salute.
Non va altresì sottovalutata l'incidenza del traffico veicolare sul riscaldamento del Pianeta. Le automobili oltre ad essere le principali responsabili dell’inquinamento atmosferico in città, sono anche la seconda maggiore fonte di CO2 in Italia dopo la produzione di energia.